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Bilanci e Note Integrative in Xbrl dal 3 marzo 2015

Dottore Commercialista Revisore Legale dei Conti & Partners

Dopo due anni di sperimentazioni è stata completata la tassonomia xbrl (acronimo di eXtensible Business Reporting Language) che codifica l’intero bilancio di esercizio comprensivo della nota integrativa in formato elettronico elaborabile. L’ultima novità, nello specifico l’applicazione della tassonomia anche per la nota integrativa, si applicherà a partire dal 3 marzo 2015 e interesserà le società di capitali italiane non quotate. Rimangono infatti escluse le società che applicano i principi contabili internazionali, nonché la redazione del bilancio consolidato. Pertanto, i bilanci d’esercizio 2014 depositati nel registro imprese a partire dal 3 marzo 2015 dovranno essere in Xbrl mentre quelli depositati prima, tra cui quelli per dei consorzi, potranno ancora presentare la nota integrativa in pdf. L’applicazione su tutto il bilancio di tale linguaggio digitale consentirà anche alle pubbliche amministrazioni di analizzare con maggiore tempestività la situazione economico-finanziaria delle aziende, consentendo ad esempio un più facile incrocio dei dati di bilancio con quelli rappresentati negli studi di settore. 

L’utilizzo della codifica per la nota integrativa riguarderà le informazioni previste dal codice civile mentre quelle specifiche richiesta dai principi contabili nazionali verranno integrate in futuro.

Tuttavia, tale scelta non limiterà la possibilità per i redattori di integrare i dettagli obbligatori con informazioni ulteriori nei campi di testo previsti.
Si è scelto inoltre di non seguire la numerazione proposta dagli artt. 2427 e 2427-bis nell’illustrazione dei dettagli della nota integrativa, in quanto si è optato di seguire l’ordine delle voci degli schemi.
Le tabelle risultano standardizzate e, qualora la compilazione risultasse insufficiente rispetto alle necessità del redattore, si potrà (oltre che specificare tramite i campi di testo liberi quanto si necessita) inserire una propria tabella nel campo testuale.
Il primo vantaggio derivante dal disporre di una sola tassonomia per i prospetti di sintesi e per la nota integrativa, è rappresentato dalla possibilità di inserire una sola volta i dati comuni nelle due parti del bilancio (schemi e nota integrativa), anche se ripetuti più volte nelle sezioni opportune del documento.
In sostanza, il collegamento garantito dalla tassonomia Xbrl permetterà di velocizzare il caricamento dei dati, poiché non sarà più necessario il caricamento dello stesso dato in più parti del bilancio grazie altrasferimento automatico delle informazioni all’interno del documento.
L’Xbrl standardizzerà inoltre le tabelle contenute nella nota integrativa.
In particolare, per il bilancio ordinario la tassonomia ha previsto 53 tabelle mentre per l’abbreviato solo 24.
Gli utilizzatori delle informazioni economico finanziarie delle società italiane potranno utilizzare (mediante le Camere di Commercio o specifici provider) un quantità di dati superiore a quella fornita solo attraverso gli schemi.
Tale standardizzazione infatti rende disponibile direttamente per l’elaborazione da parte del lettore buona parte delle informazioni richieste dagli artt. 2427 e 2427-bis del Codice Civile, velocizzando l’analisi della singola impresa, di uno specifico settore d’interesse e/o, a livello sistemico, di tutte le società non quotate tenute al deposito del bilancio.
Prima dell’introduzione della nuova tassonomia, infatti, il lettore del bilancio che fosse stato interessato ad analizzare i dati proposti doveva copiarli in fogli di calcolo.
Oltre al tempo richiesto dall’operazione, la copiatura poteva anche comportare errori che avrebbero compromesso i risultati dell’indagine.
L’utilizzo della nuova tassonomia, invece, consente di usufruire dei dati senza la necessità di copiarli manualmente velocizzando l’analisi (soprattutto se riguarda un numero significativo di società) eminimizzando il rischio di errore.
L’applicazione su tutto il bilancio di tale linguaggio digitale consentirà anche alle pubbliche amministrazioni di analizzare con maggiore tempestività la situazione economico-finanziaria delle aziende, consentendo ad esempio un più facile incrocio dei dati di bilancio con quelli rappresentati negli studi di settore.
fonte: Unioncamere