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Così il grande occhio fiscale controllerà conti correnti e depositi bancari

Dottore Commercialista Revisore Legale dei Conti & Partners

L’emendamento approvato in commissione Bilancio alla Camera sul Ddl di Stabilità riduce i vincoli a carico del fisco per consultare i dati su conti correnti e depositi già arrivati nella Superanagrafe dei movimenti bancari.

Conti correnti/I dati nella Superanagrafe

La Superanagrafe è una banca dati in cui arrivano le informazioni sui rapporti bancari che istituti di credito e altri intermediari finanziari trasmettono direttamente all’agenzia delle Entrate. Per esempio, per i conti correnti, sono stati finora trasmessi i dati 2011 e 2012 relativi a saldo a inizio e fine anno, totale dei movimenti in entrata e uscita e delle operazioni extraconto (come per esempio i versamenti allo sportello sui conti correnti di altri). Non viene quindi trasmesso il dettaglio di ogni operazione effettuata nel corso dell’anno.

Conti correnti/L’analisi del rischio evasione

In base all’emendamento approvato in commissione Bilancio alla Camera, l’agenzia delle Entrate potrà effettuare sui dati a disposizione solo delle analisi di rischio. Pertanto, sembrerebbe comunque impedito al fisco di identificare singole posizioni per sottoporre i contribuenti a specifici controlli, ma gli dovrebbe essere consentito di individuare situazioni o comportamenti che presentano profili di rischio fiscale (anomalie finanziarie gravi e ripetute).

Conti correnti/La dichiarazione per l’Isee

La Superanagrafe dovrebbe semplificare il compito dei cittadini nella compilazione della dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) necessaria per determinare il nuovo Isee, vale a dire l’indicatore della situazione economica equivalente delle famiglie per l’accesso a servizi o agevolazioni sociali.

Conti correnti/La giacenza media

La Superanagrafe dei conti correnti è destinata ad arricchirsi di altre informazioni. Banche e altri intermediari finanziari dovranno comunicare anche il valore medio di giacenza annua di depositi e conti correnti bancari e postali. Nel calcolo dell’Isee di utilizzerà il più alto tra il dato sulla giacenza media e quello del saldo a fine anno.

fonte: Il Sole 24 Ore