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Dalle partite Iva alle cartelle: cosa cambia nel decreto fiscale.

Dottore Commercialista Revisore Legale dei Conti & Partners

Dal regime forfettario per professionisti e mini-imprese alla rottamazione delle cartelle, come è cambiato il decreto appena approvato dalla Camera.

1/5 Sanatoria liti

Tra gli emendamenti al Dl fiscale approvati dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera c’è anche la definizione agevolata delle liti pendenti in materia di accise su prodotti energetici, alcol e bevande alcoliche. Le imposte oggetto di contenziosi devono risalire a contestazioni precedenti al 1° aprile 2010. Si tratta di cause instaurate nel 1998 e riguardano imprese che hanno subito furti in seguito ai quali, pur non avendo alcuna responsabilità penale, si sono viste comunque contestare il pagamento delle accise e dell’Iva sui beni perduti.

2/5 Stop al «salvagente» per le partite Iva

La mancanza di coperture ha imposto un dietrofront sull’emendamento inizialmente approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze relativo al regime forfettario per professionisti e mini-imprese. Secondo la norma, l’eventuale sforamento – al massimo per due anni di imposta non consecutivi – entro i 15mila euro di ricavi o compensi non avrebbe comportato l’uscita dal regime forfettario pagando un’imposta sostitutiva con aliquota al 27% sugli importi che superano la soglia limite. Il Governo non ha superato i dubbi della Ragioneria sollevati a posteriori, ossia dopo il via libera delle stesse commissioni parlamentari.

3/5 Pagamenti ai comuni

Dal Fondo per le politiche economiche i 15 milioni di copertura della norma che consente il pagamento spontaneo delle entrate dei Comuni sul conto corrente di tesoreria dell’ente impositore ovvero con l’utilizzo del modello F24, anche attraverso strumenti di pagamento elettronici. Non cambiano le modalità di versamento dell’Imu e della Tasi. Per le entrate diverse dal quelle tributarie il versamento è effettuato esclusivamente sul conto corrente di tesoreria o tramite strumenti di pagamento elettronici.

4/5 Rottamazione ruoli

Rottamazione delle cartelle a maglie larghe. Con la conversione del Dl si estende ai ruoli affidati agli agenti della riscossione fino al 31 dicembre 2016. Le rate per saldare i conti senza pagare sanzioni e interessi di mora diventano cinque: il 70% del dovuto va versato nel 2017 e il restante 30% nel 2018 con l’ultima rata entro settembre. Si apre la strda a una rottamazione delle ingiunzioni di pagamento per i 4.500 Comuni che non riscuotono multe e tributi locali con Equitalia. Per aderire l’istanza va inviata entro il 31 marzo 2017.

5/5 Semplificazioni

Addio al tax day. Tra le semplificazioni fiscali spicca lo spostamento dal 16 al 30 giugno del termine per il versamento a saldo e del primo acconto dell’Irpef e dell’Irap. Sono spostati dal 16 giugno all’ultimo giorno del mese di riferimento i versamenti Ires e Irap e viene cancellato dalle norme sui versamenti il riferimento alle dichiarazioni unificate. Nella riscrittura del calendario degli adempimenti il Dl introduce anche la pausa estiva dal 1° al 4 settembre sia per i pagamenti che per le comunicazioni dell’Agenzia.

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fonte: Il Sole 24 Ore